Catalogo generale
Il disegno preparatorio “ Un discorso critico sull’opera di Roberta Meldini non può prescindere dall’esercizio grafico, in particolare disegnativo, che affianca la scultura e ne integra i significati ” 1 , nota Carlo Fabrizio Carli. Ma se è vero che “ È praticamente impossibile che l’attività di un vero scultore possa at- tuarsi senza l’ausilio del disegno, sia pure di un disegno diverso da quello praticato dai pittori ” 2 , è altrettanto vero che nella nostra autrice lo studio finalizzato alla scultura spesso brilla di luce propria, tanto è ben realizzato ed esteticamente attraente. I grandi fogli monocromatici a tratteggio lo provano chiaramente. Si tratta di opere in cui la figura femminile viene esaltata nella sua maestà da un intreccio di infinite piccole linee realiz- zate a inchiostro di china. Ora più serrate ora più rade, esse vanno a de- lineare le rotondità e i particolari di queste pomone attraversate dalla luce creata dal chiaro-scuro. Anche qui, come nella plastica del ciclo donne al sole , primeggia la torsione aggraziata del corpo che evidenzia rafforzate forme fisiche atteggiate in modo a volte classico a volte gio- coso ( Donna con palla ). Anche qui la figura, posta nello spazio vuoto, è quasi sempre adagiata, un’evidenza che ci riporta al tema amato della figura giacente in Michelangelo. Finalizzati o comunque contigui all’opera scultorea, sono da considerarsi anche i pochi fogli in cui è la linea continua a mostrare un’elegante rap- presentazione, quasi sempre al femminile. Questa volta, però, la figura non è sola e posta nel nulla, ma immersa o contornata da una natura paradisiaca che denota cura e fantasia nella composizione scenica. “ Certo − nota Ugo Moretti − anche in questi disegni la mano dello scultore 97
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